Con una dotazione di 55 milioni di euro, partono i nuovi Pia (Programmi integrati di agevolazione). Sono attivi dal pomeriggio di oggi con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia.

L’Avviso, sostenuto dal Programma regionale Fesr-Fse+ 2021-2027, è denso di novità rispetto alle edizioni precedenti. Si tratta infatti di un’unica misura (anziché le due della precedente edizione) valida sia per le medie imprese che per le piccole, ma questa volta aperta anche alle startup e alle piccole imprese innovative. Ma la novità più importante riguarda sicuramente il ruolo preminente della ricerca che è condizione obbligatoria per poter accedere all’avviso. Il Programma Integrato di Agevolazione infatti deve essere costituito principalmente da progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale che possono essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, interventi finalizzati alla transizione digitale, investimenti a favore della tutela ambientale e acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di Internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.

L’importanza attribuita alla formazione è un altro degli elementi distintivi di questa edizione dell’avviso, ma c’è di più. È possibile, infatti assumere figure tecnico-manageriali  all’interno dell’azienda ricevendo ben due anni di contributi proprio a questo scopo.

“Con questa edizione dei Pia – spiega l’assessore allo Sviluppo della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – abbiamo voluto guardare lontano finanziando progetti di medio e lungo termine in un mercato sempre più articolato e complesso. Per raggiungere questo obiettivo l’attenzione per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale diventa fondamentale, trasformandosi nel pilastro su cui si basa tutto il resto. Così sosteniamo la competitività delle specializzazioni produttive attuali e nuove consolidando lo sviluppo tecnologico con interventi che supportano l’innovazione di processo e di prodotto e gli investimenti in ricerca e sviluppo. Ma c’è anche un altro elemento: con questo avviso favoriamo la collaborazione tra imprese medie, piccole e startup innovative. Il nostro obiettivo è creare un ecosistema in grado di affrontare le nuove sfide della transizione digitale ed energetica. Anche per questo favoriamo i progetti di formazione ma anche il ritorno dei cervelli in Puglia, attraverso un contributo mirato all’assunzione di profili qualificati ed esperti della transizione. In questa edizione dell’avviso c’è una grande attenzione agli aspetti occupazionali, con l’agevolazione delle spese salariali e l’obbligo ad incrementare i livelli occupazionali con particolare attenzione all’occupazione femminile. Per tutto ciò abbiamo stanziato risorse iniziali di 55 milioni di euro sostenute dal Pr Puglia Fesr-Fse+ 2021-2027. L’auspicio è poter implementare ulteriormente questa dotazione anche con i fondi Fsc”.

L’agevolazione prevista nei Pia è il contributo a fondo perduto. I programmi di investimento produttivo devono avere un importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili fino a 50 milioni di euro per le Medie imprese; fino a 40 milioni di euro per le Piccole imprese e 20 milioni di euro per le imprese innovative e per le Start Up innovative.

I costi per la Ricerca Industriale e lo Sviluppo Sperimentale potranno arrivare a 30 milioni di euro per Programma Integrato di Agevolazione, fino a 3 milioni di euro quelli per l’innovazione delle Pmi e fino a 5 milioni per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione. Potranno essere spesi anche 2 milioni per la formazione e 10 milioni per la tutela ambientale.

Nella precedente edizione i Pia hanno superato, tra medie e piccole imprese, investimenti complessivi per 1,8 miliardi di euro, di cui oltre 427 milioni per ricerca, sviluppo e innovazione. Le 344 iniziative agevolate hanno generato nuova occupazione per oltre 2.900 unità lavorative.

Come funzionano i nuovi Pia

I Programmi Integrati di Agevolazione (Pia), a differenza di quanto avvenuto nelle precedenti programmazioni, diventano un unico avviso rivolto sia alle medie che alle piccole imprese che possono presentare, singolarmente o con altre Pmi, startup e imprese innovative, programmi di investimento per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica ed industriale, digitalizzazione e transizione energetica ed ambientale, sviluppo e qualificazione delle competenze oltre che acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. In questa programmazione sono ammesse anche le iniziative commerciali che nel loro programma di investimento prevedano progetti di innovazione.

La misura, attiva dal 21 dicembre 2023, è strutturale e pluriennale, quindi non ha scadenza ma sarà aperta finché ci saranno risorse disponibili.

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    Regione Puglia : bando Tecnonidi  – Aiuti alle piccole imprese innovative

    Con Determinazione del Direttore Generale PugliaSviluppo SPA n. 25 del 22 novembre 2023, pubblicata nel BURP n. 104 de

    l 23 novembre 2023 è stato approvato lo schema di Avviso per la presentazione delle domande di accesso alla misura TECNONIDI.

    L’Avviso “TecnoNidi” è rivolto al sostegno di piccole imprese innovative che, costituendo un’unità operativa nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico, volto ad aumentare la competitività e l’occupazione ed affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale.

    Chi può richiedere l’agevolazione?

    Possono richiedere l’agevolazione imprese riconducibili ad una delle seguenti tipologie:

    • regolarmente costituite ed iscritte al registro delle Start-up innovative istituito ai sensi del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in Legge n. 221 del 18/12/2012;
    • che hanno sostenuto costi di ricerca e sviluppo che rappresentino almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto oppure, nel caso di una start-up senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dell’esercizio finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno, ovvero poter dimostrare attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell’arte nel settore interessato e che comportano un rischio di insuccesso tecnologico o industriale;
    • che possono dimostrare di rientrare in una delle previsioni di cui alle lettere c) e d) del punto 80 dell’art. 2 del Regolamento UE 651/2014 e smi..

    Quali attività posso realizzare con l’aiuto della misura TecnoNidi?

    Le iniziative proposte devono essere riconducibili ad una delle aree di innovazione di seguito riportate:

    • Manifattura sostenibile
      • Nuovi materiali
      • Connettività avanzata
      • Intelligenza artificiale
      • Realtà Virtuale ed interfacce uomo-macchina avanzate
      • Automazione e robotica
      • Sensoristica
      • Elettrificazione dei sistemi di propulsione
      • Sistemi di propulsione ibridi e combustibili alternativi
      • Connettività avanzata
      • Connettività avanzata
      • Intelligenza artificiale
      • Realtà Virtuale ed interfacce uomo-macchina avanzate
      • Tecnologie e applicazioni dei sistemi a guida autonoma e a pilotaggio remoto
      • Tecnologie di fabbricazione aeronautica
      • Microsatelliti e servizi spaziali
      • Transizione ecologica
      • Qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare
      • Nutraceutica
      • Agricoltura intelligente
      • Tutela delle produzioni locali
      • Efficienza energetica negli edifici
      • Eco-progettazione applicata ai mobili e agli elementi di arredo
      • Casa intelligente e sicura
      • Nuovi tessuti e applicazioni
      • Sostenibilità ambientale e circolarità dei prodotti
    • Salute dell’uomo e dell’ambiente
      • Salute digitale
      • Medicina predittiva, personalizzata e di precisione
      • Diagnostica avanzata
      • Sistemi medicali
      • Tecnologie per la riabilitazione, l’invecchiamento attivo e ambient assisted living
      • Telemedicina
      • Dispositivi medici e farmaci innovativi
      • Monitoraggio ambientale
      • Recupero ambientale
      • Recupero, riciclo e valorizzazione rifiuti
      • Gestione intelligente dei sistemi energetici
      • Tecnologie per l’energia e l’efficienza energetica
    • Comunità digitali, creative e inclusive
      • Fruizione eventi culturali
      • Gestione intelligente dei beni culturali
      • Turismo intelligente e sostenibile
      • Sviluppo di nuovi contenuti e servizi innovativi connessi
      • Logistica di ultimo miglio green
      • Logistica intelligente
      • Sicurezza informatica e privacy
      • Cloud Computing
      • Big data e data fusion
      • Intelligenza artificiale
      • Informatica sanitaria
      • Open science
    • Agevolazione

      L’importo complessivo del progetto dovrà essere compreso tra 25.000,00 e 350.000,00 Euro, di cui

      • massimo 250.000,00 euro destinati ai costi di investimento;
      • massimo 100.000,00 euro destinati ai costi di funzionamento.

      Il valore minimo delle spese destinate all’acquisizione di attivi materiali ed immateriali è pari ad € 25.000.

      TecnoNidi prevede la concessione delle seguenti agevolazioni:

      • l’80 % degli investimenti ammissibili, per un importo non superiore ad € 200.000,00, ripartita in pari quote di sovvenzione e prestito rimborsabile;
      • l’80% delle spese di funzionamento ammissibili, sotto forma di sovvenzione, per un importo non superiore ad € 80.000,00.

      Scadenza

      Le domande sono presentabili fino ad esaurimento fondi.

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      Nuovi avvisi della programmazione 2021-2027. In arrivo i Pia, MiniPia.Per Nidi e TecnoNidi dotazione da 59 milioni.

      Contratti di Programma e i Pia (ordinari e turismo), MiniPacchetti Integrati di agevolazione (MiniPia), Nidi e TecnoNidi, saranno questi i primi sette avvisi del ciclo di programmazione 2021-2027, la cui uscita è prevista nei prossimi mesi.

      La giunta regionale nell’ultima seduta ha varato le linee di indirizzo e ha approvato le schede di pre-informazione per Contratti di Programma, Pia e MiniPia; inoltre sono state stanziate dal Programma regionale Puglia Fesr/Fse+ 2021-2027 le risorse per Nidi e TecnoNidi, per la cui copertura è stata necessaria una variazione al Bilancio di Previsione 2023 e pluriennale 2023-2025.

      Per i Contratti di Programma, gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo promossi da una o più grandi imprese ma a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup. A loro volta i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. L’importo complessivo dei progetti dovrà partire da minimo di 5 milioni di euro e arrivare ad un massimo di 110 milioni di euro.

      I Programmi Integrati di Agevolazione (Pia), a differenza di quanto avvenuto nelle precedenti programmazioni, diventano un unico avviso rivolto sia alle medie che alle piccole imprese che possono presentare, singolarmente o con altre Pmi, startup e imprese innovative, programmi di investimento per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica ed industriale, digitalizzazione e transizione energetica ed ambientale, sviluppo e qualificazione delle competenze oltre che acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. In questa programmazione sono ammesse anche le iniziative commerciali che nel loro programma di investimento prevedano progetti di innovazione. L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili per i Pia è compreso tra un minimo di 1 milione e un massimo di 50 milioni di euro.

      Nel ciclo di programmazione 2021-2027 debuttano per la prima volta i MiniPia, Pacchetti Integrati di Agevolazione. Si rivolgono a micro e piccole imprese e ai liberi professionisti con l’obiettivo di far fronte alle nuove sfide imposte dall’innovazione e dalla transizione ecologica e digitale attraverso la reingegnerizzazione dei cicli produttivi e l’avvio di processi di economia circolare; ma hanno anche la finalità di agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese di minore dimensione, sostenere il loro posizionamento a livello nazionale e internazionale, supportare la diffusione dell’innovazione, sostenere e qualificare l’aggiornamento e l’adeguamento delle competenze del loro personale oltre che favorire l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. Potranno essere agevolati investimenti produttivi in chiave di tecnologie abilitanti e di innovazione correlati a temi quali la digitalizzazione, l’energia e l’ecosostenibilità che devono essere integrati con progetti di innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale delle imprese. I programmi di investimento dei MiniPia dovranno avere un importo complessivo ammissibile compreso tra 30mila e 5 milioni di euro.

      Anche il pacchetto per le imprese turistiche include sia Pia che MiniPia.

      In particolare i Programmi Integrati di Agevolazione Turismo (Pia Turismo) già ampiamente utilizzati nelle precedenti programmazioni, in questo nuovo ciclo devono essere integrati con investimenti di carattere digitale, tecnologico, energetico e di gestione dei rifiuti. Sono agevolati i progetti che prevedono ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di immobili per trasformarli in strutture turistico-alberghiere di almeno 7 camere, tutte attività finalizzate al recupero e alla riqualificazione di un patrimonio già esistente o di pregio, come nel precedente ciclo. Questa volta tuttavia è prevista necessariamente anche l’integrazione con almeno un intervento che riguardi programmi di innovazione tecnologica, progetti formativi per qualificare competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, e investimenti specifici a favore della tutela ambientale. Per le Pmi sono inclusi programmi per l’acquisizione di consulenze specialistiche per l’internazionalizzazione e spese per la partecipazione a fiere. I Pia Turismo potranno essere presentati da un’impresa grande, media o piccola e da reti d’impresa e consorzi. I programmi di investimento dovranno avere un importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compreso tra 5 e 40 milioni di euro.

      Anche i MiniPia Turismo si rivolgono alle aziende turistiche di ogni dimensione, dalle grandi alle piccole imprese, incluse le reti d’impresa e i consorzi, ma variano gli importi ammissibili che oscillano tra i 30mila euro e i 5 milioni. Importante sottolineare le finalità che accomunano sia Pia che MiniPia dedicati al turismo e che differenziano questi strumenti da quelli dalla precedente programmazione. Le finalità questa volta sono infatti l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green, ma anche la digitalizzazione delle imprese che operano nel comparto turistico, la formazione degli operatori e il sostegno e la qualificazione dell’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile. In particolare per i MiniPia Turismo, gli investimenti devono essere finalizzati al recupero del patrimonio esistente (dagli edifici abbandonati o non ultimati alle masserie, palazzi storici, trulli, torri e fortificazioni) da trasformare in strutture turistico-alberghiere o extralberghiere con almeno 5 camere.

      Per tutti i cinque gli avvisi la forma dell’aiuto è il contributo a fondo perduto, per i MiniPia sia ordinari che destinati al turismo, alla sovvenzione diretta (a fondo perduto) si aggiunge un 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento bancario e il 10% di Esl (Equivalente sovvenzione lorda) su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso.

      Per i contratti di Programma e per i Pia Turismo gli investimenti produttivi delle grandi imprese potranno essere agevolati solo qualora si rendessero disponibili in futuro risorse finanziarie non comunitarie.

      In particolare TecnoNidi si rivolge alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l’Avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica di risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata. L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento ed è previsto un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, e un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività

      Allo stesso modo Nidi (Nuove iniziative d’impresa) offre un aiuto per l’avvio di una nuova microimpresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti e un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi mesi di attività. Lo strumento agevola in particolare compagini giovanili, imprese femminili, nuove aziende e imprese turistiche partecipate per almeno il 50% da soggetti con difficoltà di accesso al mondo del lavoro. L’investimento proposto può avere un valore compreso tra 10mila e 250mila euro, con agevolazione che varia al crescere del valore dell’investimento.

      Per tutti i sette avvisi, l’apertura della procedura è fissata nel secondo semestre 2023. La partecipazione potrà avvenire solo online attraverso la piattaforma Puglia Semplice.

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        Imprese e professionisti potranno richiedere un contributo economico per acquistare e installare infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici.

        Con due decreti direttoriali, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica fissa le date di avvio della piattaforma, gestita da Invitalia, con la quale si potrà accedere al “Bonus Colonnine per imprese e professionisti”: si parte alle 10.00 del 26 ottobre con la compilazione della domanda. L’invio sarà possibile a partire dal 10 novembre e la chiusura dei termini fissata alle 17.00 del 30 novembre.

        Le agevolazioni sono rivolte a imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e a singoli professionisti, per un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica. 

        Queste possono riguardare l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese di installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.

        Il contributo copre, fino al limite massimo del 10% del costo per l’acquisto e messa in opera, anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.

        Le risorse disponibili per il bonus colonnine sono 87,5 milioni: 70 serviranno a sostenere le imprese per l’acquisto di infrastrutture di ricarica dal valore complessivo inferiore ai 375.000 euro, mentre 8,75 milioni sono stanziati per un valore superiore alla stessa soglia. I restanti 8,75 milioni sono invece rivolti ai professionisti.

        Invitalia, che gestisce la misura per conto del Ministero, mette a disposizione il suo numero verde gratuito 800 77 53 97 e una scheda contatto online all’interno dell’area riservata sul sito www.invitalia.it .

        Fonte:  Bonus colonnine per imprese e professionisti | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (mase.gov.it)

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